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Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 50 occorrenze

Storia sentimentale dell'astronomia

Una lettera del 23 giugno 1640 al medico padovano Fortunio Liceti testimonia che fu scienziato lucidissimo fino alla fine. Il tema dello scambio

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così che il corpo dello scienziato finì in un loculo nel retro della sacrestia. Provvisoriamente, come si vedrà.

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Alessandra in Germania al seguito del marito, e poi, al suo rientro, la cattiva salute dello scienziato e il regime del confino. Il 6 aprile 1641 Galileo

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accanto a disegni di animali, navi e figure geometriche. Attirò la sua attenzione la figliastra dello speziale, Catherine Storer, e questa fu la sola volta

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Vero o falso che sia l’aneddoto, per celebrare il 350° compleanno della Royal Society, la missione dello Shuttle STS 132, partita da Cape Canaveral

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dalla nipote-badante di Newton e lo rese popolare nel saggio che scrisse per far conoscere in Francia l’opera dello scienziato inglese, del quale fu

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Gli ultimi decenni dello scienziato furono rattristati da un crescente disagio psichico e astiose polemiche con rivali veri o presunti. In un’altra

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salito sulle spalle dei giganti”. Sembra una professione di modestia, invece era una velenosa allusione alla bassa statura dello scienziato rivale.

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da Voltaire, fu l’amante del cancelliere Charles Montague, poi moglie di John Conduitt, parlamentare, direttore della Zecca e futuro biografo dello

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sterline l’anno, il triplo dello stipendio di Flamsteed. Così, interrotti gli studi a Oxford nel 1676 senza laurearsi, Edmond si imbarcò per i mari del Sud

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cosmologo Frank Edge ha individuato segni che potrebbero rappresentare le Pleiadi e le Iadi, e forse le costellazioni dello Scorpione e del Sagittario.

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splendido. Dello stesso anno è la scoperta della galassia M 74 e dell’ammasso globulare M 79 nel Cane Maggiore. Nel gennaio 1781 Méchain individuò l

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dello scienziato inglese, ne approfittò per fare due battute feroci: “Maupertuis ha confermato in Lapponia ciò che Newton scoprì senza uscire dal suo

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dello 0,0001 per cento!

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identica per ogni stella e per ogni direzione dello spazio (dunque si delineava la sua natura di costante universale). Bradley calcolò che la luce corre

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rigoroso determinismo. Per lui l’universo era un orologio e il compito dello scienziato consisteva nello scoprirne gli ingranaggi.

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di lettori entusiasti, suscitando l’invidia e la gelosia dello scopritore di Nettuno. A soffrire c’è anche Léon Foucault, impegnato a rinnovare i

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Mente razionale e positivista, almeno una volta Schiaparelli fu vittima dell’inganno della parapsicologia: nel 1893 a Milano, in compagnia dello

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ma vicino all’estremità del rosso, e lo strumento gli svelò l’esistenza di una “luce” invisibile. Hershel si domandò se si trattasse dello stesso tipo

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Un anno dopo, nel 1801, ispirato da Hershel, il fisico e chimico tedesco Johann Wilhelm Ritter fece una scoperta simile dall’altro lato dello spettro

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sottili bande oscure che attraversano i colori dello spettro dal rosso al violetto. In esse si nascondeva l’atto di nascita dell’astrofisica. Wollaston

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luce dello spettro solare Fraunhofer registrò meticolosamente ben 576 righe dall’estremità rossa a quella violetta e indicò le principali con lettere

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brillanti. Confrontando la posizione di queste righe luminose con quelle nere dello spettro solare, si accorse che c’era una perfetta corrispondenza

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fatta di gas. Lo dimostrò rilevandone lo spettro il 29 agosto 1864: alcune righe luminose nella parte verde dello spettro erano quelle tipiche dell

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spettroscopia solare. Riuscì così a dimostrare che alcune righe dello spettro del Sole erano in realtà dovute all’assorbimento dell’atmosfera terrestre, e

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inquietante sull’umanità dello scienziato. Il destino della piccola Lieserl rimane un mistero. Invano gli storici ne hanno cercato le tracce. Forse fu

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si trovino a passare radenti rispetto alla superficie del Sole avrebbero dovuto risentire della curvatura dello spazio ed essere deviati.

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spiegava perfettamente ammettendo la curvatura dello spazio dovuta alla massa del Sole. Fu la prima prova sperimentale a favore della relatività

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calcoli sulla curvatura dello spazio-tempo non tornavano. Frustrato, chiese aiuto al matematico ungherese Marcel Grossmann, amico e collega al Politecnico

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Il 26 aprile del 1920 a Washington, nell’Auditorium dello Smithsonian Museum of Natural History, Shapley e Curtis vennero a un confronto diretto

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suggestiva almeno quanto l’eleganza dello “stato stazionario”. Così nel 1948 George Gamow, Ralph Alpher e Robert Herman a loro volta formalizzarono la

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materia per sostituire quella che l’espansione allontana da noi. È la teoria dello “stato stazionario” proposta da Fred Hoyle, Hermann Bondi e Thomas Gold

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dello sfortunato Percival Lowell. A suggerirlo fu Venetia Burney, una studentessa inglese di 11 anni appassionata di mitologia; un suo docente di Oxford

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alla storia per aver coniato l’espressione “Big Bang”, per i suoi libri di fantascienza, la teoria cosmologica (sbagliata) dello “stato stazionario” e

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nello spazio dando luogo al fenomeno della supernova. Per poche ore la stella brilla fino a 10 miliardi di volte più del Sole. Al termine dello

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osservare lenti gravitazionali. Poi nel 1979 con i “quasar gemelli” si scoprì la prima “lente” dovuta alla curvatura dello spazio: oggi se ne registrano

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poi Thomas Gold, amico di Hoyle e teorico dello “stato stazionario”, il primo a sostenere, ancora su Nature, l’identificazione delle pulsar con le

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(Alpha Magnetic Spectrometer) installato sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2011 con il penultimo volo dello Shuttle. AMS è un rivelatore di

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Da quel giorno inizia anche l’esplorazione diretta dello spazio interplanetario: dodici uomini sono scesi sulla Luna in sei missioni che si sono

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metalliche che, caricate con elettricità dello stesso segno, divergono; a mano a mano che le lamelle si scaricano, tornano ad avvicinarsi). Si era

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a un Sole fisso mettendo in evidenza le incongruenze tra il sistema tolemaico e ciò che si osserva in cielo. Per non parlare dello sfortunato Giovanni

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L’esito della ricerca fu festeggiato con un viaggio trionfale delle ossa dello scienziato attraverso la Polonia. Al termine del solenne funerale

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La sanatoria dello scarto tra calendario giuliano e stagioni reali fece sì che la vita di un’intera generazione sembrasse di dieci giorni più lunga

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metri. Era in legno di quercia, la graduazione era incisa su ottone, un filo a piombo stabiliva la direzione dello zenit. Lo strumento risultò così

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L’ipotesi di Peter Andersen Vinilandicus, professore di letteratura tedesca a Strasburgo e discendente dello scrittore danese Hans Christian Andersen

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Il cattivo funzionamento dello schema dei solidi platonici diventò evidente quando Keplero, assunto da Tycho Brahe nel suo Osservatorio, incominciò a

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da Keplero in un minuzioso documento di 128 pagine e presentata il 22 agosto 1621. La fama dello scienziato e il pagamento delle spese legali

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anticipazione dello stress degli astronauti.

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salotto: ingrandivano tre volte. L’origine dello strumento però era olandese. Un tale, gli fece sapere Sarpi, ne aveva portato in Italia un esemplare

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formavano un angolo piccolo rispetto alla Terra, e certo la qualità dello strumento non aiutava una visione distinta. Galileo descrive il pianeta come se

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